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EtnoPsychicTripProject - Echoes of the remote Lands

by Trasponsonic Records

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Vibe Brijwa 04:19
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ENDE 00:50

about

EtnoPsychicTrip Project - "Echoes of the remote land" 2013

TRACKLIST

TAMEBE NI.ZURE (homemade percussive guitar-voice)
AITOVET KAITOR (bulbul tarang-iron percussion)
AM.MW RAD.FREQ.KOSMO.CHAOS PT.1 (tapes and cds, mixing of early recording)
GROPUT VIBE KRAIET (homemade percussive guitar-voice)
TRI SATWENIJ BOLE (benas)
NAVEZUF QUEZU DA LORUT (cymbals)
VIBE BRIJWA (bulbul tarang)
AM.MW RAD.FREQ.KOSMO.CHAOS PT.2 (tapes and cds, mixing of early recording)
SAMEBES PATU NEPET (homemade percussive guitar)
ENDE (mouth organ)

Homelive played and recorded in june 2013
by Andrej Pork, except 4 (extract from Live at NK Berlin 2012)
Mastered by MSMiroslaw
Artwork and design by Andrej Pork

credits

released October 31, 2013

Se possiedi ali, voli.
Ma non potrai sottrarti allo sforzo che precede l'atto.
Se non possiedi ali, cadrai.
L'importante, è contemplar ed esporsi al vuoto, questo il punto.
Il laboratorio isolano/isolato di Andrej Porcu torna ad emetter segnali.
Rovistando tra cianfrusaglie metallico/organiche, qualche richiamo ornitologico, inceppi di nastri e cd, invocazioni di cordame rugginoso e allucinatorie calibrature di delay.
In casa e in solitudine, altro non serve.
L'urto dei suoni di un paese in festa pagana, clangore di metalli, processioni e genuflessioni devozionali, uguali ad ogni latitudine non globalizzata.
Le bocche mute e gli occhi accesi degli astanti.
Fumo di narghilè e l'odore spesso della legna che combusta nel camino sbrecciato, contrapposti e identici.
Alzare le braccia verso l'alto, lasciarle cadere in basso, in rapida successione, per ore, per giorni (Samebes Patu Nepet).
Gli Zoviet France e l'urlo continuo del mare che sbatte, mentre il vento flagella carne (Groput Vibe Kralet).
Atterriti e concentrati.
Agguerriti e in attesa.
Dammi della chimica, questa discarica deve bruciare.
Muffe e tralicci in disuso.
Un sibilo, un rantolo e poi nulla.
Affanculo il buio.
La vita brulica oltre i resti.
Di me e di te.

Marco Carcasi www.kathodik.it

I dischi della Trasponsonic non sono prodotti uguali
agli altri, a dire la verità non sono nenache prodotti,
s'intende, in senso commerciale. Non che non lo siano
nell'estetica, piuttosto non lo sono nel contenuto.
I dischi della Trasponsonic sono testimonianze etnografiche
riguardanti un territorio fisico e immaginario, e come
tali andrebbero studiati più che ascoltati e basta.
Va da sè, la fruizione richiede immersione, nel senso che
preveda predisposizione alla fascinazione della mente e
all'irretimento dei sensi. Dal punto di vista concettuale,
ma anche sonoro, gli EtnoPsychicTripProject non sono troppo
diversi dagli Hermetic Brotherhood of Lux-Or, a naso direi
che i due progetti condividono anche alcuni musicisti.
Così la musica contenuta in questo "Echoes of the Remote Lands"
non poteva che essere quintessenzialmente performativa,
e m'immagino abbia a che fare con il concetto turneriano di
liminalità. Vale a dire, questa musica si fa interprete
di una zona d'ibridazione che testimonia il passaggio
dall'arcaico rurale, all'industriale e poi al post-industriale,
con tutti gli annessi e connessi che cambiamenti cosi profondi
comportano. Di conseguenza il suono non poteva che essere cupo
e deflagrante, come deflagranti sono stati i passaggi di cui sopra
dal punto di vista dell'impatto sociale. Le percussioni sono
scomposte e contundenti, la grana sonora dipinge scenari da
incubo psichedelico, come se "El Topo" di Jodorowsky fosse
stato girato in de qualche paesino semi-abbandonato della Sardegna
più misterica. Documentarismo, magia e rituale si fondono quindi
in qualcosa di vivo, pulsante, qualcosa che ispira più di uno
spunto di riflessione su quei suoni che hanno tentato di rendere
le idiosincrasie della modernità senza averne alcuna consapevolezza
culturale. Se volete provare un'esperienza diversa, se credete
che la musica possa essere qualcosa di differente dalla semplice
fruizione usa e getta, allora non lasciatevi sfuggire questo
disco, come tutti gli altri della Trasponsonic.

Antonio Ciarletta Blow-Up 2013

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Trasponsonic Records Macomer, Italy

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